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Scienza e ricerca: dalla cultura scientifica alla cittadinanza scientifica. Percorso per le scuole secondarie di secondo grado

Presentazione generale: il progetto Come Lavora la Scienza. Dialoghi tra Università e Territorio è un progetto di durata triennale interamente finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento (bando STAR) e si pone l'obiettivo di promuovere la diffusione della ricerca dagli enti al territorio. Parte essenziale del progetto sono i percorsi nelle scuole.

Scienza e ricerca. Dalla cultura scientifica alla cittadinanza scientifica

Destinatari: scuole secondarie di secondo grado (dal primo al terzo anno). Durata: moduli da tre incontri di due ore di lezione ciascuno.

Sede: in classe.

Costo: gratuito.

Periodo: settembre-dicembre 2018; gennaio-marzo 2019.

Tematiche: sviluppo del pensiero scientifico; metodologie della scienza; scienza/pseudo-scienza; cattiva informazione e fake news; ricerca scientifica.

Materie d'attinenza: matematica e fisica; scienze della terra; biologia e chimica; scienza e tecnologia applicate; storia e filosofia.

Premessa: La comunicazione della ricerca scientifica passa per lo più attraverso la diffusione di risultati notiziabili (scoperte, invenzioni, premi, articoli su riviste prestigiose) e di nozioni singole, che si fanno via via più complesse. Il percorso CLaSTer vuole invece spostare l'attenzione sulle modalità con cui la ricerca scientifica lavora, sul suo farsi quotidiano, gli errori, i fallimenti e, più di tutto, sulle metodologie utilizzate. Nello stesso tempo, si vuole allargare lo sguardo al contesto sociale in cui la ricerca scientifica viene a collocarsi, spingendo gli studenti a coglierne i risvolti sul piano socio-politico, legislativo, quando non anche etico, a individuare criticità e potenziali ricadute, a riflettere su immaginari futuri e su situazioni presenti.

Sintesi: il percorso vuole offrire agli studenti la possibilità di conoscere e comprendere in modo più approfondito la ricerca scientifica, evitando di trasmettere le sole nozioni specifiche e incoraggiando il dibattito e il confronto. Elementi principali saranno il focus sui metodi della ricerca scientifica (vedi sezione Contenuti) e l'utilizzo di modalità partecipative (vedi sezione Modalità didattica).

Obiettivi: il percorso mira a fornire agli studenti strumenti critici con cui affrontare l'enorme mole di informazioni con cui vengono quotidianamente a contatto, tramite social media, tv e altri mezzi di comunicazione. Obiettivo principale sarà quello di stimolare la riflessione e il dibattito, consentendo loro di mettere a fuoco gli aspetti che caratterizzano la ricerca e il pensiero scientifici (utilizzo del metodo scientifico; condivisione del sapere; assenza di dogmi; presenza di una comunità internazionale ecc.) e quali invece si possono ritenere come tipici di approcci pseudo-scientifici. Si porterà inoltre la loro attenzione su elementi quali il farsi storico di scienza e tecnologia e il rapporto tra scienza e magia, scienza e pseudo-scienza attraverso i secoli; il carattere provvisorio di qualsiasi "verità" scientifica; le commistioni tra scienza e altre branche del sapere.

Modalità didattica: interazione continua con gli studenti tramite dibattiti e riflessioni partecipate; giochi di schieramento e simulazione; ampio utilizzo di immagini e contenuti video.

Contenuti

I incontro (2 ore di lezione): un viaggio nella storia del pensiero scientifico. Guardando non solo al presente, ma anche al passato -dal più recente al più remoto-, rifletteremo e discuteremo su cosa intendiamo quando parliamo di scienza e di ricerca scientifica. Cercheremo di capire quali sono gli aspetti che sono stati determinanti per il farsi della scienza moderna (es. metodo sperimentale) e come si sono sciolti gli intrecci tra la scienza e quelle altre branche del sapere che oggi non esitiamo a definire magia, ma che sono in realtà antenati di discipline scientifiche: l'astrologia, sorella maggiore dell'astronomia; oppure l'alchimia, versione acerba della chimica. Perché e secondo quali dinamiche sapere magico e sapere scientifico hanno iniziato a distinguersi e a definirsi per come li conosciamo noi oggi? E oggi, cos'è la scienza e cos'è la pseudo-scienza? Come possiamo definire la conoscenza scientifica in modo caratterizzante?

Prima attività: costruzione di una timeline. Saranno distribuite tante cards, di cui ognuna contenente una tappa fondamentale nella storia del pensiero scientifico. Sarà inoltre fornita una timeline. Gli studenti, divisi in piccoli gruppi, saranno chiamati a collocare i vari avvenimenti lungo la linea del tempo. Ci si confronterà poi sulle timeline costruite.

Seconda attività: mago o scienziato? Verranno dispensate cards riportanti le immagini di volti celebri (es. da Newton a Harry Potter, da Margherita Hack a Maga Magò) e si chiederà agli studenti di dividerli tra scienziati e maghi. Risultati alla mano, si rifletterà sulle commistioni tra scienza e magia (Newton e l'alchimia, Galileo e gli oroscopi) che hanno caratterizzato la storia del pensiero scientifico nel corso dei secoli.

II incontro (2 ore di lezione): Durante il secondo incontro, si tornerà al panorama contemporaneo, avvicinandosi al mondo incontrato quotidianamente dai ragazzi. Insieme a loro si proverà a riflettere sui contenuti che web, social media e tv propongono: gli studenti saranno invitati a passare in rassegna una serie di notizie, video, siti web provando a distinguere i contenuti "scientifici" dai contenuti "pseudo-scientifici" e si cercherà di individuare assieme a loro a quali criteri e dettagli possiamo stare attenti in assenza di competenze su uno specifico argomento per capire comunque che siamo davanti a bufale, fake news o informazioni fuorvianti e inesatte. Si arriverà infine a ragionare sull'importanza delle fonti, dei dati e delle modalità con cui un argomento viene presentato e trattato.

Prima attività: scienza o no? davanti a un'ampia serie di contenuti - video (es. da Le Iene, Voyager, Superquark); articoli di giornale; siti web - si chiederà ai ragazzi di distinguere tra scienza e bad science (o pseudo-scienza; o bufale scientifiche). Seconda attività: gioco dello schieramento. Gli studenti sono chiamati a schierarsi fisicamente (schieramento di destra, sinistra o centro, che corrispondono alle risposte sì, no e non so) davanti a determinate affermazioni, pensate appositamente per stimolare il dibattito. Es.: tutto ciò che è naturale è buono; la ricerca deve procedere senza alcun limite; uno scienziato non è responsabile dell'uso che viene fatto della sua scoperta/invenzione. Una volta schierati, gli studenti si confrontano sulla posizione presa, argomentando a favore delle proprie opinioni, con la possibilità di cambiare schieramento nel corso della discussione.

III incontro (2 ore di lezione): Tramite un gioco di simulazione si coinvolgeranno gli studenti in un'approfondita riflessione sulla ricerca scientifica odierna, arrivando ad apprezzarne risvolti e implicazioni all'interno del contesto sociale.

Svolgimento del gioco: nella situazione simulata, un governo deve decidere dove indirizzare i finanziamenti alla ricerca. Le opzioni potranno per esempio essere fisica delle particelle; biomedicina; geologia e neuroscienze; avranno tutte attinenza con tematiche di ricerca che vengono affrontate nei nostri dipartimenti. Agli studenti sono affidate quattro tipologie di ruoli: divisi in piccoli gruppi, devono impersonare i decisori politici, gli imprenditori, i pazienti/cittadini o i ricercatori. A favore di ogni opzione potenzialmente finanziabile si schiera un gruppo composto da qualche imprenditore, qualche cittadino e qualche ricercatore: ogni gruppo riceve una scheda in cui trova alcune informazioni circa il campo di ricerca a favore del quale porterà le proprie argomentazioni. I gruppi avranno il tempo per sviluppare una strategia con cui convincere i decisori politici a finanziare le proprie ricerche invece delle altre. I decisori dovranno infine rendere nota la scelta presa, motivandola opportunamente.

Al termine della simulazione, trascorso un periodo di debriefing, il conduttore rifletterà con gli studenti su quali dovrebbero essere secondo loro le esigenze e le necessità che guidano i finanziamenti alla ricerca; si ragionerà sulle ricadute socio-economiche degli ambiti di ricerca menzionati, con particolare attenzione a tematiche o elementi emersi dalle argomentazioni costruite dagli studenti stessi; si affronteranno eventuali lacune a livello di metodo o di nozioni emerse durante lo svolgimento della simulazione, fornendo materiale di approfondimento. Quest'ultimo incontro è funzionale ad allargare lo sguardo al contesto in cui la ricerca scientifica è situata e a riflettere su argomenti spesso affrontati, nel dibattito pubblico, in modo approssimativo, es. quando una ricerca può dirsi utile? È più ragionevole finanziare ricerche che promettono risultati sul lungo o sul breve periodo, o entrambe? Chi deve decidere come impiegare i finanziamenti? Con quali sfide e ostacoli si scontrano quotidianamente i ricercatori?

Prenotazione da effettuarsi entro il 15 giugno

Documenti Scuole

 
 

Contatti

Ilaria Ampollini | Unitn

Via Giuseppe Verdi, 26,

38122 Trento - Italy

+39 0461 123456

ilaria.ampollini@unitn.it

Mo-Fr: 10.00 - 18.00

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Il percorso CLaSTer vuole spostare l’attenzione sulle modalità con cui la ricerca scientifica lavora, sul suo farsi quotidiano e storico, sulle sfide, gli errori, i concetti e, più di tutto, sulle metodologie utilizzate.